Giustizia Riparativa
e Mediazione Penale
OBIETTIVI
DEL SERVIZIO
Il Servizio, pubblico e gratuito, si pone come un presidio territoriale per la realizzazione di programmi riparativi. L’obiettivo è la promozione della riparazione del danno causato dall’offesa, attraverso la partecipazione dell’autore del reato, della vittima e della comunità civile nella ricerca di soluzioni utili a sanare le conseguenze di un reato.

COME SI ARTICOLA IL SERVIZIO DI GIUSTIZIA RIPARATIVA E MEDIAZIONE PENALE?
Il Servizio è realizzato nel rispetto dei protocolli d’intesa sottoscritti con gli organismi giudiziari e con tutti gli attori istituzionali coinvolti. Gli autori di reato ancora sottoposti a procedimento penale o in fase di esecuzione di pena sono generalmente inviati dall’Autorità Giudiziaria o dai servizi territoriali giudiziari, laddove in caso di vittime l’accesso è spontaneo ed avviene per il tramite del servizio di Assistenza alle Vittime di Reato.
La Giustizia Riparativa è un modello di giustizia “relazionale” volta a promuovere la riparazione del danno causato dall’offesa, attraverso la partecipazione attiva della vittima e dell’autore del reato, in quanto guarda al reato in termini di danno alle persone. Da ciò deriva un coinvolgimento attivo della vittima, dell’autore e della stessa comunità civile nella ricerca di soluzioni atte a far fronte all’insieme di bisogni scaturiti a seguito del reato.
La Giustizia Riparativa può articolarsi operativamente in una pluralità di programmi, ma i suoi principali strumenti sono da considerarsi i seguenti:

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Mediazione penale
Incontro tra vittima e reo, preceduto da colloqui di accompagnamento allo stesso e all’acquisizione di un libero e consapevole consenso. Esiste anche una forma di mediazione detta “indiretta”, che non sfocia nell’incontro congiunto tra le parti, ma si realizza attraverso colloqui individuali e paralleli con i mediatori, permettendo un dialogo indiretto tra le parti al fine di giungere ugualmente alla composizione del conflitto.
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Mediazione penale con vittima aspecifica
Ipotesi in cui l’incontro congiunto di mediazione avviene con un’altra vittima dello stesso tipo di reato.
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Scuse formali (apology)
Comunicazione verbale che il reo pone in essere in via diretta con la vittima, descrivendo il proprio comportamento e dichiarando la propria responsabilità.
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Community Service
Realizzazione di un’attività a favore della comunità di appartenenza.
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Personal Service to Victims
Svolgimento di un’attività lavorativa del reo in favore delle vittime danneggiate dal reato.
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Partecipazione ai programmi educativi
Il servizio prevede altresì attività di pratiche riparative attraverso lo svolgimento di incontri volti alla disseminazione della cultura della legalità, del rispetto dell’altro, della riparazione, della gestione dei conflitti, anche nelle scuole, con la finalità di renderne i componenti autonomi nella risoluzione dei diversi problemi (bullismo, vandalismo, comportamenti aggressivi, conflitti tra insegnanti e genitori, tra alunni, tra alunni e personale scolastico).
I DESTINATARI DEL SERVIZIO
Destinatari del Servizio sono gli autori di reato, siano essi minorenni, giovani adulti, adulti in esecuzione di pena presso istituti di reclusione o ammessi a misure alternative alla detenzione, soggetti in affidamento agli uffici UEPE. Al Servizio possono accedere anche le vittime tutte le volte che intendano prendere parte ai programmi riparativi, anche in vista del superamento degli esiti traumatici del reato subito.
COME SI SVILUPPA IL
PERCORSO DI MEDIAZIONE PENALE?
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1
Invio
Nel caso di autori di reato ancora sottoposti a procedimento penale o in fase di esecuzione di pena sono generalmente inviati dall’Autorità Giudiziaria o dai servizi territoriali giudiziari, laddove in caso di vittime l’accesso è spontaneo ed avviene per il tramite del servizio di Assistenza alle Vittime di Reato; l’accesso dell’utente e la sua presa in carico viene formalizzato con l’attribuzione di un numero di protocollo e la creazione della Cartella Utente. Il team di mediatori (generalmente di numero non inferiore a 2) incontra individualmente l’autore del reato per verificare la possibilità di un percorso di mediazione.
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2
Consenso
I mediatori incontrano individualmente l’autore del reato e la persona offesa per la formalizzazione del consenso al percorso di mediazione: l’incontro consiste nel fornire informazioni complete in merito all’istituto della mediazione penale (volontarietà del percorso, riservatezza di quanto dichiarato negli incontri, i possibili esiti della mediazione) al fine di garantire un consenso informato, revocabile in ogni fase della mediazione stessa. Se le parti non esprimono il proprio consenso, la mediazione diretta viene considerata non fattibile. Alla parte che ha prestato il consenso può essere proposto un percorso alternativo di Giustizia Riparativa, eventualmente anche con una vittima o autore di reato aspecifico, in ogni caso concordate con l’utente. Diversamente, si procede all’archiviazione del caso.
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3
Fattibilità
Viene verificata dai mediatori, attraverso la valutazione di variabili diverse ed ulteriori alla prestazione del consenso, predittive di un esito positivo in vista del superamento della situazione conflittuale, che possa garantire un effettivo riconoscimento reciproco dei soggetti protagonisti ed una concreta riparazione delle ferite emotive causate dal reato.
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4
Mediazione
Il percorso di mediazione è elaborato e attuato dai mediatori secondo un progetto rispondente alle diversificate situazioni conflittuali. L’obiettivo è la risoluzione dei conflitti derivanti dal reato attraverso l’incontro, su base volontaria, di reo e vittima, favorendo la partecipazione attiva degli stessi, affinché l’incontro e il dialogo reciproco possa restituire dignità ai vissuti di ciascuno; è altresì possibile accompagnare il reo verso forme di riparazione alternative con la vittima e/o con la società.
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5
Valutazione
La finalità della valutazione è quella di evidenziare tutti gli aspetti dell’intervento svolto per giungere ad un’adeguata compilazione dell’esito finale attraverso la riflessione sul raggiungimento degli obiettivi individuali e relazionali vittima-reo.
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6
Esito
Viene comunicato all’Inviante, in vista dei provvedimenti da adottare in sede civile e penale.
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